Paolo Armaroli, già ordinario di Diritto pubblico comparato e docente di Diritto parlamentare nell’Università di Genova, nonché di Storia delle Costituzioni nell’Università di Firenze e deputato al Parlamento nella XIII legislatura, è stato capogruppo di AN alla commissione Affari costituzionali, componente della Giunta per il regolamento e membro della Bicamerale D’Alema per le riforme costituzionali. Dal 1974 ha scritto più di 4.000 articoli per i quotidiani “Il Tempo”, “il Giornale”, “La Voce”, “La Nazione”, “Il Resto del Carlino”, “Il Secolo XIX”, “Corriere della Sera”, “Il Messaggero”, “Libero”. Attualmente scrive per il “Corriere Fiorentino”, “Il Sole 24 Ore” e “Il Dubbio”. Ha collaborato con GR Parlamento e Rai 1.
Conte e Mattarella. Sul palcoscenico e dietro le quinte del Quirinale
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Conte e Mattarella come Eraclito e Parmenide. L’uno, in eterno divenire: da presidente del Consiglio per caso a “giustiziere”, novello Conte di Montecristo, di Salvini; da ribaltatore di maggioranze a primus solus grazie al virus. Sempre più su. Fino a quando? “Durerò fino al 2023”, ha risposto Conte non appena saputo il risultato delle regionali. L’altro, sempre uguale a sé stesso, rappresenta al meglio l’unità nazionale. In solitudine davanti all’Altare della Patria. Fianco a fianco del Presidente sloveno davanti alla foiba di Basovizza. Silenzi cantatori. Lo studio di due personaggi così diversi che hanno finito per intendersi.
| Autore | PAOLO ARMAROLI |
|---|---|
| Dimensioni | 14×20,5 |
| Formato | Cartaceo |
| ISBN | 978-88-99661-73-1 |
| Lingua | Italiano |
| Lunghezza | 252 pagine |
| Editore | La Vela |














