C’erano prima anche di Frida Kahlo

È senza alcun dubbio il momento delle artiste fiorite tra Cinquecento e Settecento. Con la sua raccolta di racconti, pertanto, Fiorenzo Baini sfodera non solo un perfetto timing, ma anche un notevole fiuto pionieristico, visto che il suo progetto ha una genesi lontana nel tempo, frutto com’è di lunga maturazione. Senza addentrarci nei meandri delle competenze tecnico-scientifiche, che, del resto, non mi appartengono, bensì per tastare il polso di quella che si sta rivelando una formidabile fortuna non solo storiografica, basta surfeggiare con libertà su Internet per imbatterci in mostre, articoli, progetti, magazines dedicati alle donne nell’arte e alle donne dell’arte, Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana, Fede Galizia ed Elisabetta Sirani, in primis. Entro questo efflorescente catalogo di umanità e arte varia, il Nostro ha puntato il dito su quindici donne, assurte a protagoniste di altrettanti racconti o – per meglio adeguarci al contesto – di altrettanti medaglioni. Perché, e queste pagine lo palesano con efficacia, in buona sostanza era il genere del ritratto che più si confaceva ad una rappresentante dell’altra metà del cielo.