L’idea di Preve è, in sintesi, quella secondo cui il vecchio capitalismo borghese e proletario è definitivamente tramontato, secondo un arco temporale racchiuso tra il Sessantotto e il 1989: ne è scaturito un nuovo “capitalismo speculativo” post-borghese e post-proletario, nei cui spazi blindati la merce ha ormai saturato ogni spazio del reale e del simbolico. Borghesia e proletariato, ma poi anche destra e sinistra, non sono realtà eterne e nemmeno coestensive rispetto al capitalismo: valgono soltanto nella sua fase “dialettica” (tra il XIII secolo e la prima metà del XX secolo), non essendoci ancora nella fase “astratta” (dalla nascita del capitalismo al XIII secolo) e non essendoci più in quella “speculativa” (tra il Sessantotto e il nostro presente) (Diego Fusaro).
Dialogo sul marxismo
9,00 €
Il testo che qui presentiamo al lettore è la trascrizione di un dialogo filosofico avvenuto nel 2012 tra Costanzo Preve e Diego Fusaro. Il tema portante della conversazione riguarda lo statuto, la condizione presente e il destino del marxismo. Dopo il 1989 si può ancora essere marxisti? E, se sì, in che termini? In un serrato confronto sui nuclei fondamentali della filosofia marxista da Marx a Gramsci, da Lenin a Bloch, Preve e Fusaro provano a delineare i limiti e le grandezze della filosofia sui generis del marxismo, che ha colorato di lacrime e sangue il Novecento. Anche dopo l’annus horribilis del 1989, la filosofia di Marx, da distinguere attentamente dalla religione imperfettamente secolarizzata del marxismo, resta per i due interpreti la più glaciale critica della società capitalistica e il più grande sogno desto di una felicità più grande di quella disponibile.
| Autore | COSTANZO PREVE, DIEGO FUSARO |
|---|---|
| Dimensioni | 12×18 |
| ISBN | 979-12-80920-19-5 |
| Formato | Cartaceo |
| Lingua | Italiano |
| Lunghezza | 62 pagine |
| Editore | La Vela |





















